21
luglio
Social responsibility

PALAZZOLI: “GREEN COMPANY” DELL’ELETTROTECNICA ITALIANA

L'azienda bresciana sta cogliendo i frutti di un forte impegno sui temi della sostenibilità, del rispetto ambientale, dell’abbattimento dei consumi energetici, dell’approvvigionamento attraverso fonti di energia rinnovabili, ecc. All’oggi l’azienda ha già abbondantemente superato due dei tre traguardi posti dal protocollo di kyoto per il 2020. Non solo. Questa sfida è stata vissuta come un’ulteriore forte spinta all’innovazione tecnologica e di prodotto, dalla quale tutti trarranno vantaggio, operatori della filiera e clienti finali.

Brescia – “I risultati degli studi sullo stato di salute ambientale del nostro pianeta, compiuti dagli scienziati di tutto il mondo, evidenziano livelli di degrado che non possono lasciare indifferenti e chiamano le imprese a una nuova grande sfida di responsabilità: quella di ripensare le loro attività alla luce dei principi della sostenibilità dello sviluppo, del rispetto dell’ambiente, della salvaguardia degli ecosistemi. Noi abbiamo voluto cogliere questa sfida traducendola in ulteriore stimolo all’innovazione e al miglioramento qualitativo dei nostri prodotti. Siamo infatti certi che le tecnologie e le conoscenze di cui disponiamo oggi, siano in grado di superare pressoché tutti i problemi d’impatto ambientale, migliorando in parallelo ogni aspetto sia del ciclo produttivo, sia del prodotto finale. Questo credo, unitamente al forte impegno profuso da tutta l’azienda, sono stati ampiamente premiati dai fatti. Palazzoli si presenta oggi come una “green company” con standard elevatissimi di rispetto ambientale, fedele – anche in quest’ambito – a quello spirito pionieristico che l’ha ispirata nei suoi cent’anni di vita, di ricerca, di scoperta.”

Queste parole del Presidente di Palazzoli S.p.A., Ingegner Luigi Moretti, rendono bene l’idea dello spirito con il quale l’azienda ha affrontato una sorta di “rivoluzione ambientale”, che l’ha vista, nel breve volgere di pochi anni, apportare cambiamenti profondi in tutte le sue attività, all’insegna della eliminazione dei prodotti e dei processi a rischio di tossicità, della riduzione dei consumi energetici, dell’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, dell’abbattimento della produzione di CO2, dell’innovazione e del rispetto ambientale in generale, ottenendo risultati di grande rilievo sotto ogni profilo.

 

Responsabilità verso l’ambiente sociale e il territorio

“Il nostro stabilimento produttivo – chiosa l’Ingegner Moretti – è di fatto ubicato in area urbana; inoltre il legame con la società e con il territorio è stato sempre molto forte fin dai tempi del fondatore dell’azienda, Federico Palazzoli, personalità stimata e amata in tutto il bresciano. L’attenzione alla qualità ambientale assume quindi per noi la valenza ancora più ampia e globale di un fertile e rispettoso rapporto con la società e col territorio.

È anche ad essi che abbiamo dato risposta, convinti, come siamo, che il mondo economico produttivo, territorio e vita sociale siamo parti inscindibili di un unico sistema, e che ciascuna di esse tragga vantaggi dallo stato di salute complessiva delle altre. Da qui il nostro impegno a continuare su questa strada anche nel futuro con la medesima determinazione”.

La “rivoluzione ambientale” attuata da Palazzoli si è concretizzata a tutto campo con molteplici interventi sulle attività aziendali. Riportiamo nel seguito i principali interventi, con i risultati conseguiti.

 

Eliminazione dei prodotti chimici pericolosi

Uno dei primi interventi adottati da Palazzoli ha riguardato la messa al bando dei prodotti chimici tossici, in precedenza usati principalmente nei trattamenti superficiali (galvanica e verniciatura) e nella marcatura dei prodotti. Ciò è avvenuto con una progressiva eliminazione dai processi produttivi di sostanze chimiche pericolose quali:

La loro sostituzione con materiali non tossici è avvenuta senza perdita di alcuna caratteristica di pregio dei prodotti Palazzoli, che hanno invece guadagnato in ‘salubrità’.

 

Risparmio energetico termico

Palazzoli ha intrapreso un consistente programma di riqualificazione energetica dei propri edifici, teso a diminuire la dispersione termica attraverso un miglioramento dell’isolamento sia delle parti strutturali (murature, solai, tetti), sia delle finestre e delle prese di luce.

Emblematico in tal senso l’intervento di riqualificazione del tetto di uno dei capannoni dello stabilimento, con il quale è stato perseguito in parallelo anche l’obiettivo della bonifica tramite eliminazione dei vecchi ondulati contenenti fibre di amianto.

Grazie all’aumentata coibentazione della nuova copertura e alla sostituzione delle precedenti finestre in vetro con pannelli in policarbonato alveolare, si stima un risparmio di energia termica (calcolato sulla base dei dati di progetto), pari a:

Da questo intervento si attende un risparmio complessivo di circa 400.000 kWh/anno, che incide per oltre il 20 per cento sul consumo energetico termico complessivo annuo dell’azienda

 

Risparmio energetico elettrico

Data la pervasività della presenza elettrica nel mondo aziendale, l’azione di contenimento dei consumi messa in atto da Palazzoli si articola in un programma di interventi molto ampio, che tocca tutte le aree. I più significativi e incisivi di tali interventi riguardano:

 

Risparmio di acqua

In tutti i cicli industriali che utilizzano acqua, Palazzoli ha installato sistemi a circuito chiuso che consentono di limitare i consumi. Ove ciò non risultava possibile, i cicli sono stati studiati con l’obiettivo preciso di minimizzare il consumo di acqua.

 

Teleriscaldamento

L’impianto di riscaldamento del complesso in cui ha sede la Palazzoli, è stato convertito adattandolo al teleriscaldamento e ottenendo così una drastica riduzione dei consumi di metano. Data la cospicua entità dei valori in gioco (sono circa 1.800.000 i kWh di teleriscaldamento che vengono consumati ogni anno dall’azienda), è stato possibile risparmiare 170.000 m3 di metano su base annua. L’uso del termovalorizzatore consente altresì di abbattere le emissioni di CO2, per una quantità stimata nella fattispecie in circa 320 tonnellate/anno.

 

Rifiuti e Imballaggi

Il tema dei rifiuti è stato affrontato da Palazzoli nei suoi molteplici aspetti. Per ciò che riguarda lo smaltimento di prodotti di scarto e dei rifiuti in senso stretto, nell’ambito del sito produttivo Palazzoli viene effettuata la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, residui organici della mensa, legno, ferro, metalli vari (rame, ottone, alluminio, …), batterie. In tal modo la componente indifferenziata, destinata al termovalorizzatore o alla discarica, è stata ridotta al minimo e riguarda materiali non inquinanti e senza alcun pregio.

Per ciò che riguarda invece gli imballaggi dei prodotti, Palazzoli ha introdotto un insieme di accorgimenti che indirizzano fin dalla fase di progettazione verso due obiettivi:

Nel progettare i nuovi imballi si privilegia la carta a scapito della plastica.

Recentemente è stata acquistata una fascettatrice e una confezionatrice con sacchetti di carta riciclabile a sostituzione di una macchina confezionatrice che utilizzava la termoretrazione di un film plastico.

 

Il contributo derivante da prodotti di massima qualità

L’impegno di Palazzoli non si è concentrato solo sui vari ambiti sopra descritti, ma ha coinvolto direttamente la sua mission, intervenendo cioè sulla qualità dei prodotti che essa offre al mercato, perché anche lavorando su questo fronte si può dare un aiuto importante allo sviluppo sostenibile.

Palazzoli infatti realizza la maggior parte dei suoi prodotti in materiali quali polimeri termoindurenti, alluminio, ottone e acciaio inox. Questi materiali hanno una durata media di 20 anni (circa il quadruplo di un prodotto in normale plastica). Ciò si traduce di fatto in vantaggi diretti e indiretti per l’ecosistema quali:

 

Abbattimento delle emissioni di CO2

Le iniziative intraprese da Palazzoli consentono di ridurre complessivamente di circa 530 tonnellate ogni anno le immissioni di CO2 nell’atmosfera. Per rendere l’idea di cosa ciò significhi, basti considerare che tale quantità di CO2 corrisponde alle emissioni di un’auto di media cilindrata che viaggia per 3 milioni di chilometri, equivalenti a circa 80 giri del mondo intorno all’equatore.

 

Un successo con rari confronti! E un futuro ancora più promettente

Il quadro della situazione complessiva dei consumi energetici di Palazzoli è già oggi un successo che trova pochi confronti nel mondo industriale italiano. Se infatti si considera:

il contributo da fonti rinnovabili al fabbisogno energetico aziendale corrisponde a circa il 60% del totale (vedi Riquadro ‘B’).

Ma il futuro promette traguardi ancora più ambiziosi. Proseguendo nel suo impegno e concretizzando i due obiettivi di una maggiore efficienza energetica (elettricità -10%, calore -20%) e dell’installazione di tutto il potenziale fotovoltaico (ulteriori 600 kW di picco), si può ottenere un contributo da energie rinnovabili di quasi il 60%!

Ci sarebbe da essere entusiasti. Ma Palazzoli punta sempre al massimo. E la ricetta per raggiungere l’obiettivo del 100% di energia da fonti rinnovabili ce l’ha già ben chiara. Forse non ci sarà neppure da attendere molto…

 

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